Saluto del direttore

24/08/2018

Scrivo questo messaggio per annunciarvi che da lunedì 27 agosto non sarò più Direttore di questo Archivio di Stato: il viaggio della vita mi conduce ad esplorazioni e percorsi ulteriori.
Di questa tappa, che ormai volge al termine, porto con me le persone e i loro valori, gli sguardi, le parole dense di senso, specie quando sussurrate o appena accennate, i rapporti profondi pur quando solo ‘disegnati’. Solo il 17 luglio dello scorso anno approdavo alla Superba e a questo Istituto, cuore e custode della sua e della nostra memoria: non l’avevo scelta, ma l’ho accolta, come si accoglie un dono inatteso e ignoto, con la curiosità di scoprirlo e il timore di non essere in grado di maneggiarlo con la dovuta cura.
Questi sentimenti hanno accompagnato il percorso che, fino a qui, si è svolto grazie a ciascuna delle persone di questa comunità professionale. Questi sentimenti hanno progressivamente ceduto il passo alla meraviglia della scoperta e all’orgoglio di un’appartenenza che è diventato sempre più forte, sempre più prepotente e desideroso di raccontarsi, proprio in quanto frutto di elezione e non di natura. In quel punto esatto, le difficoltà (relazionali, organizzative, gestionali) sono diventate opportunità di crescita; le incognite sono diventate splendide avventure da vivere insieme; le battute di arresto sono diventate momenti necessari di riflessione obbligata per ripartire più forti e consapevoli di prima.
La Città e la sua memoria si sono aperte come scrigno prezioso alla curiosità esplorativa e si sono lasciate condurre in un percorso di incontro, fecondo di un valore sociale, in quanto condiviso con quanti, esterni alla comunità professionale, hanno scelto di aderire a una visione di sviluppo che ha preso, di volta in volta, le forme della identità collettiva, della storia, della riappropriazione e della restituzione alla comunità di luoghi negletti e delle loro Storie, della costruzione condivisa di una narrazione sociale di valori antichi e ancora attuali e vivi.
Della fortuna di aver incontrato e potuto contribuire a sollevare il velo della conoscenza su tanta ricchezza sono grata a ciascuna persona della comunità professionale dell’Archivio di Stato di Genova, a ciascuna delle persone che ho conosciuto per ragioni istituzionali e che hanno voluto condividere momenti del viaggio, a ciascuna delle persone che hanno frequentato il nostro Archivio in questo anno e che, avvicinandosi alle fonti della memoria, ne hanno scoperto, talora per la prima volta, la meraviglia.
Da lunedì non sarò più il Direttore dell’Archivio di Stato di Genova, ma lascio un Istituto di certo più NOSTRO, dove NOI è prima persona plurale del verbo ESSERE, oggi, adesso e domani, più che mai.
Grazie.


Annalisa Rossi