I partigiani

L’Archivio conserva anche traccia documentaria dell’attività militare dei partigiani: oltre 2000 sono i fascicoli dei combattenti del Corpo Volontari della Libertà che nel dopoguerra si fecero registrare per rivendicare la propria partecipazione alla Resistenza. A questi fascicoli, versati nel 2014 dagli uffici dell’Esercito, si aggiungono l’anno seguente 624 fascicoli di donne partigiane per le quali l’adesione alla Resistenza ebbe certo il valore aggiunto di una scelta consapevole verso l’emancipazione dalla condizione femminile, tenuta in stato di minorità giuridica e morale dal fascismo.
Per quanto la documentazione conservata nel fondo abbia finalità amministrative e contabili, sono spesso riportati riferimenti a fatti storici, addotti a testimonianza del diritto dei richiedenti a un contributo o al riconoscimento dell’anzianità di servizio:




25 aprile - Partigiani 1

AS GE, Partigiani, 1928, Filosi Giovanni

Presidenza del Consiglio dei Ministri
Commissione Regionale Riconoscimento Qualifiche ed Esame proposte ricompense ai partigiani
Liguria
Dichiarazione integrativa per l’equiparazione ai fini amministrativi delle qualifiche Gerarchiche Partigiane

Commissione, in base al D.L. 93 del 6-9-46, ha deliberato di riconoscere al volontario Filosi Giovanni di Giacinto nato a Sestri Ponente prov. Genova il 13.5.928., già riconosciuto Partigiano combattente con dichiarazione integrativa n. 11934 le seguenti qualifiche gerarchiche partigiane per il periodo a fianco di ciascuno indicato:

Periodo 1.7.44 = 30.9.44 forza comandata oltre 15, incarico Capo Squadra – corrisponde a Maresciallo.
Periodo 1.10.44 = 30.4.45 forza comandata oltre 35, incarico Comandante Distaccamento –corrisponde a Sottotenente.

Circostanze nelle quali fu riportata ogni singola ferita o lesione traumatica:
Il 24.4.45 a Villa Rossi combattendo contro tedeschi rimaneva ferito da una raffica di mitra che lo colpiva in varie parti del corpo.

Durata dell’inabilità al servizio partigiano determinata da ciascuna ferita o lesione traumatica:
dal 24.4.45 alla smobilitazione.

In ospedale civile o militare: Ospedale civile di Genova-Sestri dal 24.4.45 all’1.5.45.

Parere sulla dipendenza o aggravamento da causa di servizio per ciascuna infermità, ferita o altra lesione traumatica: Allo stato degli atti le ferite sono dipendenti da causa di servizio e sono state riportate in servizio.

Spazio riservato agli Ospedali Militari per annotarvi l’esito degli accertamenti medico legali:
Riconosciuto affetto da ferita da arma da fuoco transfossa emitorace D. altra avambraccio D. con frattura del radio altra transfossa coscia D. Si giudica idoneo al s.m.i. Da considerare in licenza di convalescenza di giorni 180 (di cui 40 già fruiti) dal giorno 1/5/1945 al 28/19/1945, data sotto la quale deve considerarsi guarito. Si compila allegato A. ora per allora.
Genova 17 settembre 1947.

25 aprile - Partigiani 2

AS GE, Partigiani, 1928, Filosi Giovanni

25 aprile - Partigiani 3

AS GE, Partigiani, 1910, Pulin Eliodoro

Presidenza del Consiglio dei Ministri
Commissione Riconoscimento Qualifica Partigiani per la Venezia Giulia
(D.L.L. 21 agosto 1945 n. 518 e D.L. 3 maggio 1948 n. 833)
Dichiarazione integrativa del diploma di partigiano

Gorizia, li 11 marzo 1949

Pratica n. 165 riconoscimento n. 165

Partigiano combattente PULIN Eliodoro
di fu Marco e di Glavich Francesca nato il 4/7/1910 a Fianona d’Istria (Prov. di Pola)

Domiciliato a (già) Fianona – Pola
Formazione partigiana C.V.L. di Pola
Località Venezia Giulia
Periodo di attività 9/9/1943 al 17/4/1944
Caduto causa Fucilato dai tedeschi per attività partigiana
Data 17/4/1944
Località Venezia Giulia

Il movimento partigiano non è composto solo da uomini: le donne prendono parte alla Resistenza in maniera tutt’altro che episodica, indipendentemente dalla classe sociale di appartenenza e correndo gli stessi rischi. Contadine, operaie, impiegate, maestre, infermiere, casalinghe e studentesse svolgono i compiti più diversi, da quello di staffetta a quello di combattente attiva. Una delle brigate delle SAP (Squadre di Azione Patriottica) cittadine, intitolata ad Alice Noli, fucilata l’8 agosto 1944, era interamente composta da donne:

25 aprile - Partigiani 4

AS GE, Donne partigiane, Badino Caterina



Matricola n. 10682 del Distretto di Genova

Arruolamento, servizi, promozioni ed altre variazioni matricolari:
Considerato come arruolato nell’esercito perché ha fatto parte dal 1-5-1944 al 30-4-1945 della formazione partigiana Alice Noli in località Liguria assumendo la qualifica gerarchica partigiana di partigiana
Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano anzidetto ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle forze armate nella lotta di liberazione (D.L. 6 settembre 1946 – n. 93).
Cessa di essere considerato come arruolato nell’esercito in seguito alla cessazione del servizio partigiano.

I documenti riportano il ruolo attivo delle donne anche con mansioni di comando, come attestato dal riconoscimento delle loro qualifiche:

Ministero della difesa
Direzione generale per i sottufficiali e militari di truppa dell’esercito
3.a Divisione (Stato ed avanzamento sottufficiali)

Roma, 13/01/82

A: Distretto militare Genova
Oggetto: Comandante partigiano Berpi Angiolina
Ispettore di zona

Si comunica che con decreto ministeriale N. 000017/PU –434 in data 13/01/82 al comandante partigiano in oggetto è stato conferito, a titolo onorifico, il corrispondente grado nell’esercito di capitano.
Ai sensi dell’art. 2 della legge 8 agosto 1980, n. 434.
Pregasi provvedere per la conseguente variazione matricolare.

25 aprile - Partigiani 5

AS GE, Donne partigiane, Berpi Angiolina

25 aprile - Partigiani 6
AS GE, Donne partigiane, Berpi Angiolina

Attività svolta come patriota
a) Reparti e periodi di appartenenza G.A.P. Formazioni Garibaldini Comando 6.a Zona.

e) Compiti organizzativi espletati Organizzazione reparti femminili in città.
Organizzazione sanitaria-assistenziale in zona partigiana.
f) Nome dei superiori ed inferiori che possono confermare e testimoniare e indicazioni di cui alle lettere a) b) c) d) e) Diodati Vladimiro (Paolo), Franzoni Mario (Ugo), Brusi Arnaldo (Giu), Umberto Lasagna (Canevari), Riotta Vero.

Data 14-7-47

16° DISTRETTO MILITARE PRINCIPALE DI GENOVA
UFFICIO MATRICOLA
Sez. Matricola Sottufficiali e Truppe

DICHIARAZIONE

La partigiana combattente Alloisio Mirella nata a Ge-Sestri P. (GE) l’11/11/1925 – Matr. 0006 del D.M. di Genova ha titolo al riconoscimento delle campagne di guerra anni 1944 e 1945, per aver partecipato alle operazioni di guerra svoltesi in Liguria con la formazione partigiana C.M.R.L. dall’1.1.1944 al 30/4/1945. E’ autorizzata altresì a fregiarsi della croce al merito di guerra, conferitale in virtù del R.D. 14/12/1942, n. 1929 e D.L. 6/9/1946, n. 93 per “Attività partigiana”, Determinazione del Comandante del Distretto Militare di Genova in data 10/2/1974 n° 2316 di concessione 1.a.
La presente dichiarazione si rilascia in carta legale a richiesta dell’interessata, per gli usi consentiti dalla legge, in sostituzione del foglio matricolare la cui compilazione non è più consentita per le partigiane combattenti (circ. 11691/7DM del 26/10/1958 del ministero della Difesa-Ormedife-1.a Rep. Roma).

Genova, li 29 maggio 1979.

25 aprile - Partigiani 7

AS GE, Donne partigiane, Alloisio Mirella

A volte la richiesta del riconoscimento della qualifica di partigiana è accompagnata dalla dichiarazione di un superiore della richiedente:


25 aprile - Partigiani 8

AS GE, Donne partigiane, Banti Maria Luisa

COMANDO MILITARE REGIONALE LIGURE
del
Corpo Volontari della Libertà

Ufficio stralcio

Genova, li 23 dicembre 1946

Io sottoscritto Carlo Gaudina dichiaro sotto la mia personale responsabilità che la partigiana Maria Luisa Banti nell’agosto 1944 entrava a far parte del Comando Militare Regionale Ligure in qualità di staffetta e dattilografa.
Durante il suo servizio ha prestato delicate mansioni.
Possono far fede di quanto sopra: Carlo Farini, Remo Scappini, Bianchini, Amoretti, Milliery, ecc.

Gaudina
(già Mario Marchi)

Più raramente il racconto è fatto in prima persona dall’interessata:

ALLA COMMISSIONE ACCERTAMENTI PARTIGIANI

Anzitutto mi scuso per il mio ritardo a porgere rispettosa domanda a codesta spett. Commissione affinché mi sia riconosciuto il titolo di Partigiana d’Italia per il contributo che ho dato alla liberazione del nostro amato Paese. Detto ritardo è dovuto al fatto che dopo la liberazione dovetti trasferirmi a Milano per ragioni di famiglia.

Espongo qui in breve quale è stata la mia attività Partigiana:

Dopo il 25 luglio mi incontrai con Pieragostini Raffaele, allora appena uscito dalle galere fasciste, che conoscevo fin dal 1924 e con il quale avevo già avuto occasione di lavorare fra l’antifascismo italiano all’estero. Data la fiducia che il Pieragostini aveva in me egli mi propose subito di divenire la sua più prossima collaboratrice, cosa che accettai con entusiasmo. Dopo questa data divenni quindi la sua Segretaria particolare. In abitazioni private, che variavano a secondo le esigenze cospirative, preparavo tutto il materiale lavorando anche molte ore della notte. Detto materiale veniva poi portato da me stessa a destinazione. Quando egli andava agli appuntamenti, e nella sua qualità di membro del Comitato Regionale ciò avveniva spesso, io lo seguivo a breve distanza con i documenti compromettenti che le occorrevano consegnandoglieli soltanto all’ultimo momento. Dopo di ciò l’attendevo in luogo convenuto per delle ore per riprendere gli eventuali documenti compromettenti per portarli a destinazione. Egli si serviva di me per mansioni le più delicate e le più rischiose. Il giorno del suo arresto lo attesi per oltre 4 ore sotto la Galleria Mazzini e cioè fino a quando mi resi conto che era accaduto qualche cosa di eccezionale. Malgrado il mio stato d’animo per l’accaduto conservai la mia calma e mi diedi attorno trovando il modo di incontrarmi con Carlo Farini “Manes” per consegnargli dell’importante materiale che Pieragostini mi aveva lasciato in consegna.
Da questo periodo divenni la segretaria particolare di Farini, il quale sostituì il Pieragostini nel C.R., con cui lavorai fino alla liberazione.
Spero che codesta spettabile Commissione vorrà tener conto del contributo che anch’io ho dato alla causa comune e che vorrà accettare favorevolmente la mia domanda, concedendomi il titolo di Partigiana d’Italia.

Fiduciosa le porgo i miei saluti partigiani.

Emilia Belviso

9 gennaio 1946

25 aprile - Partigiani 9

AS GE, Donne partigiane, Belviso Emilia



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