1613 Impero ottomano
1613-1614
Il sultano Achmed I conferma il trattato stipulato nel 1453 tra Mehmed II e i genovesi di Pera.
Documento cartaceo, mm 1210 x 325. AS Ge, Archivio Segreto, 2737 D. Bibliografia: Miklosich-Muller, III, 1865, pp. 287-288; Belgrano 1877, pp. 226-229; Genova, la Liguria 1985, pp. 36, 39-40.
La conquista turca di Costantinopoli, il 29 maggio 1453, ebbe risonanza mondiale presso i contemporanei, tanto da essere considerata come uno dei più importanti eventi di cesura tra il Medioevo e l’età moderna. Il 1° giugno i genovesi di Pera ottennero da Mehmed II, a seguito della resa, la conferma dei propri beni e la promessa del rispetto dei propri nuclei familiari e delle libertà di religione, commercio e transito. Nell’anno 1022 dell’Egira (1613-1614) il sultano Achmed I emanò – probabilmente su richiesta degli abitanti del sobborgo di Pera-Galata – un decreto reale (ferman) di conferma degli accordi del 1453.
Originariamente incollato su seta verde e conservato arrotolato in una custodia di legno, il documento è formato da due fogli di carta giuntati insieme, il primo dei quali occupato quasi per intero dal monogramma imperiale o tughra, tracciato in oro e composto dal nome del sovrano seguito dal patronimico, dal titolo di khan e dalla formula "sempre vittorioso". L’area triangolare che si sviluppa sopra di esso è decorata con motivi vegetali stilizzati tracciati in oro e inchiostri colorati. La parte inferiore del monogramma, chiamata sere, nella quale è riportato il nome del sultano, è evidenziata da un fondo di inchiostro blu. Il documento è redatto in caratteri diwani, la scrittura calligrafica sviluppata dalla cancelleria turca durante il regno dei sultani Ottomani.
Il trattato del 1453 ed il ferman di Achmed I, ereditati dalla famiglia Testa di Parigi a seguito della morte, avvenuta a Costantinopoli, di Antonio Testa, furono venduti rispettivamente al British Museum e, nel 1900, al governo italiano.
Il restauro dei documenti in lingua turca conservati dall’Archivio di Stato di Genova (Archivio segreto, 2737 D) e risalenti ai secoli XVI-XVIII è stato avviato nel 2015 con l’iniziativa "Adotta un documento".