Il clero
Atteggiamenti favorevoli o contrari al nazifascismo si riscontrarono anche tra gli esponenti del clero genovese. Come in tutte le altre categorie di cittadini, anche tra i religiosi si verificarono episodi di estremo coraggio e di connivenza, a volte di vero e proprio collaborazionismo. Per la loro opera in favore degli ebrei perseguitati si distinsero a Genova il cardinale Pietro Boetto e il suo segretario mons. Francesco Repetto, entrambi annoverati tra i Giusti tra le nazioni nello Yad Vashem. Il cardinale Boetto ebbe un ruolo di rilievo anche nelle trattative tra i partigiani e il generale Meinhold per la resa dei tedeschi il 25 aprile 1945. Tra i membri del clero che nutrivano posizioni contrarie al fascismo figura anche il futuro cardinale Giuseppe Siri.
1944, marzo 18, Genova
Il Comandante della 36.a legione della Guardia Nazionale Repubblicana informa il prefetto Basile di una riunione di esponenti antifascisti del clero genovese.
AS GE, Repubblica sociale italiana, 35, fasc. 2 | Al capo della Provincia di Genova E, per conoscenza. Verso la fine di dicembre 1943 è stata tenuta una riunione nella chiesa di S. Zita in Genova, nella quale è stato discusso quanto segue: 1°) propaganda contro i Fascismo e il Nazionalsocialismo; Vi parteciparono: Prof. Don SIRI Giuseppe, insegnante al Liceo Statale A. Doria; Oltre a circa 20 sacerdoti e parroci della zona S. Fruttuoso – Foce. Il comandante della legione (T. Col. Salvatore Grimaldi) Nota manoscritta: Tuo Basile |
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