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I danni agli affreschi
Nel complesso di Sant’Ignazio, prima del restauro, sono state individuate due tipologie di danni: da un lato quelli provocati dalla guerra e dall’altro quelli generati dai cambi di destinazione d’uso e dall’adeguamento funzionale di impianti moderni a una struttura antica. La decisione dei Gesuiti di coprire le decorazioni, ritenute non adatte al Noviziato, segna una svolta nella storia degli affreschi, facendo perdere la memoria delle decorazioni. A partire dal 1680 ogni cambiamento della funzione d’uso delle sale è accompagnato da nuove tinteggiature che da una parte hanno svolto una funzione protettiva, dall’altra hanno determinato un processo di reazione chimica che ha danneggiato la decorazione. L’acqua piovana, caduta in grande quantità all’interno del complesso, la disgregazione delle malte di supporto e la conseguente caduta di intonaci hanno provocato la perdita parziale della superficie pittorica, facendo sì che la decorazione appaia frammentaria.
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Le scale di accesso alla loggia prima del restauro | Le stesse scale dopo il restauro |