Le carte liberate. Viaggio negli archivi e nei luoghi delle colonie penali della Sardegna

Archivio di Stato di Genova - Complesso monumentale di Sant'Ignazio - Via S. Chiara 28 R

14 marzo 2017 - Presentazione libro

14 marzo

MARTEDÌ 14 MARZO 2017 ORE 16.30

L’editore Carlo Delfino ha il piacere di invitare la S.V. alla presentazione del volume di Vittorio Gazale e Stefano A. Tedde

Le carte liberate. Viaggio negli archivi e nei luoghi delle colonie penali della Sardegna

Intervengono
LUIGI PAGANO, Provveditore della Liguria e Piemonte
MARIA MILANO, Direttore della Casa Circondariale di Marassi
FRANCESCA IMPERIALE, Direttrice Archivio di Stato
ANTONIO DIANA, Presidente del Parco dell’Asinara

Coordina
GIULIANO GALLETTA, Giornalista del Secolo XIX

Sono presenti
VITTORIO GAZALE, STEFANO A. TEDDE, CARLO DELFINO

“Le carte liberate. Viaggio negli archivi e nei luoghi delle colonie penali della Sardegna” di Vittorio Gazale e Stefano Tedde (Carlo Delfino editore, Sassari, 386 pagine) è un libro di straordinario interesse storico che ripercorre attraverso documenti, lettere e foto la vicenda dei luoghi di pena dell’isola, come l’Asinara, Castiadas e Tramariglio, dal 1860 a oggi, mettendo il detenuto sempre al centro della narrazione. Il libro sarà presentato a Genova martedì 14 marzo in due appuntamenti, il primo alle 10 nel carcere di Marassi alla presenza dei detenuti e del Sottosegretario alla Giustizia Cosimo Ferri e il secondo, aperto a tutti, alle 16,30 all’Archivio di Stato in Via Santa Chiara 28/r. Agli incontri parteciperanno, con gli autori, il Provveditore della Liguria e Piemonte Luigi Pagano, il Direttore della Casa Circondariale di Marassi, Maria Milano, la Direttrice dell’Archivio di Stato, Francesca Imperiale, il Presidente del Parco dell’Asinara, Antonio Diana, l’editore Carlo Delfino, coordina Giuliano Galletta, giornalista del Secolo XIX. Nel libro “Le carte liberate”, nato nel quadro di un altro articolato progetto dell’Unione Europea, vengono descritte l’organizzazione della colonia penale, la complessità della struttura, il rapporto con l’ambiente, la ramificazione sul territorio attraverso le diramazioni, l’amara quotidianità vissuta dagli uomini di pena. L’aspetto centrale dell’iniziativa è il lavoro svolto dai detenuti nei sotterranei umidi delle carceri della Sardegna, per recuperare gli archivi storici e salvarli dall’abbandono. Le carte liberate dall’oblio diventano così metafora di un passato che si apre al presente e possono essere foriere di preziosi ed importanti elementi per una conoscenza più approfondita dell’intero mondo carcerario. Durante il lavoro sono state selezionate migliaia di descrizioni di luoghi e storie emozionanti, testimonianze, lettere e pensieri di reclusi provenienti da ogni parte d’Italia. Un ricchissimo caleidoscopio di vite umane,località e curiosi aneddoti, affiorato dai numerosi fascicoli personali custoditi negli archivi. In carcere le diverse anime della società civile si incontrano, si contaminano, provano a convivere. Nella stessa camerata si possono trovare l’analfabeta, il professore, lo scrittore, l’eroe militare, lo stalker, l’assassino. Storie diverse, di vite dimenticate, di soprusi, di violenze, di emarginazione, di errori giudiziari.
Come nella collina di Spoon River raccontata da Edgar Lee Masters, dove ogni “fantasma” dettava il proprio epitaffio e affermava le proprie volontà, così anche in questo lavoro la vita di detenuti e agenti, che scorreva sottovoce tra le carte, può librarsi e diffondersi, allontanandosi dall'oblio al quale venne condannata da decenni d'incuria. Ecco che dopo tanti anni, riprendono vita i pensieri di direttori, agronomi, agenti di custodia, semplici detenuti. Queste storie, congelate per decenni negli scantinati dei penitenziari, dovevano avere anche un’altra eco, ritrovare un’altra vita. E’ così iniziata un’eccezionale attività creativa da parte dell’artista Piero Marras, con la rivisitazione di alcune di queste storie, facendo nascere, attraverso la forma della canzone, sintesi poetico-musicali di uno spaccato inedito che abbraccia una “umanità di confine” con la realizzazione di 13 brani di imminente pubblicazione in un cd dal titolo “Storie liberate”.

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